" in me non c'è che futuro" (A.Olivetti)
Il nostro Paese ha bisogno di un grande progetto economico e sociale capace di porre l'uomo al centro di ogni interesse. Resto pienamente convinto che occorra ripartire dal concetto di Comunità Territoriale, ridando valore al rapporto con il territorio.
Occorre ritornare al valore dei "partiti politici" associazioni che sono inserite nella nostra Costituzione e che consentono ad ogni cittadino, attraverso la partecipazione, di essere attore principale del destino della sua Comunità.
Se saremo in grado di guardare al futuro con la volontà di creare nuove classi dirigenti volte a valorizzare il rapporto tra il Cittadino e la sua Comunità, avremo posto adeguate premesse per il consolidamento del c.d. "Diritto alla felicità"
Per questo motivo nell'impegno quotidiano da imprenditore e da cittadino della polis, ritengo prioritario lavorare per creare adeguate premesse di sviluppo collettivo