" in me non c'è che futuro" (A.Olivetti)
Privato e pubblico devono seguire la stessa strada : un grande progetto economico e sociale capace di porre l'uomo al centro di ogni interesse. Adriano Olivetti ha tracciato un percorso che dobbiamo soltanto aggiornare nelle modalità ma che centra perfettamente il punto: occorre ripartire dalle Comunità.
Olivetti decise di costruire fuori dai partiti. Oggi è necessario costruire nelle strutture affinché il messaggio arrivi a tutti, consentendo ad ogni cittadino di essere attore principale del destino della sua Comunità.
Se saremo in grado di integrare pubblico e privato, nel pieno rispetto di ruoli e funzioni in ogni Comunità, avremo posto adeguate premesse per il consolidamento del c.d. "Diritto alla felicità"
Per questo motivo nell'impegno quotidiano da imprenditore e da cittadino della polis, ritengo prioritario lavorare per creare adeguate premesse di sviluppo collettivo